In un periodo in cui la ricerca di energie alternative e la sostenibilità ambientale sono al centro dell’attenzione, i sistemi di illuminazione naturale svolgono un ruolo di primo piano. Ottimizzare l’impiego della luce diurna significa ridurre drasticamente l’utilizzo di quella artificiale, con ricadute positive sia sotto l’aspetto economico, sia relativamente al benessere delle persone che abitano un determinato spazio.
La consapevolezza del ruolo centrale della luce naturale è andata crescendo nel corso degli ultimi anni. Non solo per via dei suoi effetti benefici – tra i tanti, evita distorsioni nella percezione dei colori, regola il bioritmo e aumenta il comfort visivo – ma anche perché permette di ottenere un notevole risparmio energetico.
Non stupisce, quindi, che il daylighting sia al centro dell’interesse del mondo della progettazione, impegnato a sviluppare soluzioni tecnologicamente avanzate che permettono di migliorare le prestazioni visive di luoghi condivisi – come case e uffici – minimizzando l’utilizzo di apparecchi di illuminazione.
Sistemi di illuminazione naturale: 3 vantaggi chiave
Al di là dei loro utilizzi domestici – sempre più diffusi per rendere le abitazioni più efficienti sotto il profilo energetico, soprattutto adesso che il concetto di “casa ecosostenibile” ha preso piede in Italia come nel resto d’Europa – le soluzioni di illuminazione naturale possono essere impiegate con ottimi risultati anche in contesti commerciali e industriali.
Illuminazione naturale è sinonimo di luce sostenibile. Questo significa che è in grado di ridurre i costi energetici e di manutenzione per le aziende di qualsiasi settore. Un’illuminazione che sfrutta la luce diurna apporta, infatti, non solo benefici in termini di benessere, ma anche economici e di consumo, in spazi condivisi come uffici, centri commerciali e magazzini.
Non solo: la luce può influenzare positivamente o negativamente il rendimento visivo, con conseguenze anche sulla produttività dei dipendenti. È provato, infatti, che l’illuminazione naturale ha un impatto positivo sul benessere psicofisico dell’individuo, migliorando la percezione degli ambienti, siano essi domestici o lavorativi. Uno studio della Northwestern Medicine e dell’Università dell’Illinois ha infatti dimostrato che i lavoratori esposti maggiormente alla luce solare in ufficio hanno una migliore qualità della vita e del sonno rispetto agli impiegati che godono di minore esposizione sul posto di lavoro.
Ottenere un’illuminazione corretta attraverso sistemi di daylighting, inoltre, migliora non solo la sostenibilità energetica e ambientale, ma permette anche di aumentare la sicurezza di uffici e spazi condivisi. Un’illuminazione ridotta o inadeguata risulta, infatti, dannosa soprattutto per chi spende molte ore al computer.
L’alluminio ad alta riflessione nei sistemi di illuminazione naturale
Un materiale sempre più apprezzato da designer e architetti per massimizzare il rendimento della luce diurna è l’alluminio ad alta riflessione. Oltre a essere estremamente resistente, spesso viene preferito per la sua versatilità e lavorabilità.
Nel caso delle applicazioni di daylighting, il trattamento PVD (acronimo di Physical Vapor Deposition, tecnologia utilizzata per deporre film metallici sottili su diverse tipologie di materiali) applicato all’alluminio garantisce una riflettenza molto elevata, che massimizza l’efficienza del sistema di illuminazione e mantiene pressoché inalterate le caratteristiche della luce naturale. Non solo: questo trattamento permette anche di ottenere una luce uniforme e un’eccellente resa cromatica.
La resa cromatica è un elemento sempre più importante nei sistemi di illuminazione ed è espresso da quello che in gergo viene chiamato CRI. Anche in questo caso siamo di fronte a un acronimo dall’inglese: Color Rendering Index o, in italiano, Indice di Resa Cromatica (IRC). Si tratta di un valore che indica la capacità di una sorgente di restituire fedelmente i colori di un oggetto. Detto in altri termini, il CRI indica in che modo la luce artificiale riproduce i colori rispetto all’illuminazione naturale. Il CRI o IRC è un valore espresso fra 0 e 100, dove 100 equivale alla luce del sole.
Il trattamento PVD dell’alluminio per aumentare la riflessione
I rivestimenti PVD, molto sottili, vengono depositati su diversi materiali utilizzando tecnologie innovative aumentando qualità e caratteristiche tecniche del materiale stesso.
Tra questi c’è anche l’alluminio: grazie al trattamento PVD, l’alluminio raggiunge elevatissimi livelli di riflessione. In un periodo in cui non si può fare a meno di risparmiare energia e rendere impianti e materiali più efficienti sotto il profilo energetico, tale trattamento si rivela fondamentale, garantendo una riflessione luminosa di almeno il 98%.
1. Sistemi di illuminazione naturale: light pipes
I light pipes captano la luce solare e la trasferiscono in uno spazio chiuso sfruttando il fenomeno della riflessione, senza alterare le caratteristiche del fascio luminoso. Attraverso un captatore posizionato sul tetto, questi “camini” immagazzinano l’illuminazione diurna e, utilizzando un condotto dal forte potere riflettente, la portano all’interno.
Affinché i light pipes riescano pienamente a illuminare anche gli angoli più bui, in cui l’apporto di luce diurna non è sufficiente, è bene che il condotto sia realizzato con un materiale dal forte potere riflettente. L’alluminio gioca, in questo senso, un ruolo centrale: considerata l’elevata capacità di riflessione, è particolarmente adatto a massimizzare il rendimento dei camini di luce.
Dotato di un’elevata duttilità, inoltre, si rivela estremamente flessibile e permette di essere utilizzato in diverse situazioni e configurazioni. Questo significa che può essere impiegato anche nella realizzazione di light pipes non lineari o particolarmente lunghi, fino a soluzioni che seguono forme paraboliche particolari. Inoltre, grazie alla sua funzione autoportante, l’alluminio non necessita di una struttura di base ed è un elemento già pronto all’uso.
2. Veneziane e controsoffitti riflettenti
I light pipes non sono, ovviamente, gli unici sistemi di illuminazione naturale che possono beneficiare delle caratteristiche dell’alluminio PVD per una maggiore efficienza. Per “trasportare” la luce naturale all’interno di un edificio e “guidarla” nei punti desiderati di una o più stanze, è possibile anche far leva su veneziane riflettenti. Si tratta di sistemi di oscuramento per interni che si possono incorporare nei serramenti e che, oltre a schermare la luce solare per evitare il surriscaldamento degli ambienti, permettono anche di indirizzarla in modo controllato. Una possibilità offerta anche dalle caratteristiche dell’alluminio: data la sua elevata formabilità, questo materiale può essere manipolato e curvato facilmente per ottenere lamelle direzionate in modo ben definito.
Tra le altre soluzioni disponibili, poi, ci sono i controsoffitti riflettenti. Tradizionalmente impiegati per aumentare l’isolamento termico degli ambienti, questi complementi possono essere resi più efficienti grazie a sistemi di redistribuzione della luce naturale.