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Superfici riflettenti: come Vegagreen potenzia la fotosintesi in orticoltura

Superfici riflettenti: come Vegagreen potenzia la fotosintesi in orticoltura

La produzione di ortaggi in ambienti indoor porta con sé innegabili vantaggi: permette di produrre in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, senza considerare la vocazione del territorio a una determinata coltura e senza doversi curare degli aspetti climatici, oggi sempre più imprevedibili. Per queste ragioni, aumenta costantemente il numero di produttori che decidono di abbandonare le coltivazioni in pieno campo per approcciarsi a quelle in serra.

La maggiore efficienza di questi ambienti rispetto alle coltivazioni a cielo aperto sta nell’ottimizzazione degli elementi funzionali alla produzione: suolo, acqua, temperatura, umidità sono fattori cruciali per la crescita e lo sviluppo del terreno coltivato, il che si traduce in maggiori rese produttive. Naturalmente, un ruolo strategico in questo senso è rivestito dalle superfici riflettenti e dall’illuminazione artificiale: quest’ultima, sostituendo la luce naturale del sole, determina la buona o la cattiva riuscita dei processi metabolici della coltura – fotosintesi e fotoperiodo in primis.

L’alluminio PVD è, più degli altri materiali, in grado di potenziare l’effetto della luce in serra: utilizzato come superficie riflettente, infatti, permette di massimizzare l’emissione luminosa e il calore. Caratteristiche chiave che contribuiscono all’impiego di questa lega in orticoltura.

Superfici riflettenti: l’illuminazione in serra

Tradizionalmente, nelle serre vengono impiegate lampade al sodio ad alta pressione (HPS), che hanno il pregio di essere focalizzate nell’area dell’arancione e del rosso dello spettro (con un picco a circa 560 nanometri) e di generare il 50% in luce e il 50% in calore. Per queste ragioni, sono ampiamente diffuse: lavorano nelle frequenze utili alle piante e consentono di ridurre notevolmente i costi di riscaldamento.

Questo aspetto viene meno con le soluzioni a Led che, avendo un’emissione di calore meno elevata, necessitano dell’installazione di impianti per il riscaldamento dell’ambiente. Nonostante questa criticità, però, gli apparecchi a Led riscontrano comunque un discreto successo grazie ai vantaggi che presentano: essendo concepiti come sistemi stagni, non necessitano di sostituzione o manutenzione frequente dei riflettori, come invece avviene per le lampade al sodio.

Almeco, superfici riflettenti per l’illuminazione in serra

In questo scenario, si colloca la ricerca di Almeco che, nel core business dell’orticoltura, oltre a trattare l’alluminio anodizzato per renderlo maggiormente efficiente e resistente, progetta e realizza materiali specifici per riflettori. Almeco si rivolge, infatti, ai produttori di apparecchi di illuminazione e fornisce alluminio in coil o in lastra dopo averlo anodizzato e trattato in PVD (Physical Vapor Deposition) per migliorarne le performance ottiche. Nella pratica, con il trattamento PVD, l’azienda va ad aggiungere strati di diversi materiali a livello nanometrico che permettono di incrementare la riflessione fino ad oltre il 98%. In altre parole, modificando spessori e materiali del rivestimento, lo spettro di riflessione può essere spostato in determinate aree dell’area visibile.

Per favorire i processi metabolici delle piante, quindi, Almeco massimizza la riflessione nel rosso e nel rosso profondo e riduce quella nel blu, con un miglioramento dell’efficienza dei riflettori del 4%. Il che, è evidente, ha delle ricadute positive sulla crescita delle piante.

vega®greeN e vega®greenLED sono le soluzioni

In particolare, per venire incontro alle esigenze della coltivazione in serra, Almeco ha realizzato vega®greeN: superfici riflettenti ottimizzate per le applicazioni in orticoltura. Poiché l’assorbimento della luce da parte delle piante è massimo alle lunghezze d’onda dell’arancione e del rosso dello spettro visibile e le lampade al sodio hanno la massima emissione nello stesso intervallo, i valori di riflessione della superficie sono stati incrementati: dall’arancione fino al rosso profondo, per migliorarne l’efficienza. Va precisato, poi, che l’alluminio già di per sé presenta un’elevata riflessione totale che, grazie ai trattamenti in PVD e all’anodizzazione, viene amplificata.

L’azienda, all’interno di questa gamma di prodotti, propone due soluzioni differenti: vega®greeN e vega®greenLED. Nel primo caso – un prodotto che presenta una riflessione totale del 95% – la resa viene potenziata grazie alla presenza di alluminio, nel secondo, invece, è presente dell’argento, per una riflessione totale del 98%.

Tra i due sistemi, vega®greeN risulta più resistente: l’argento è maggiormente sensibile al calore – le alte temperature lo ossidano – e ad agenti chimici, come fitofarmaci e zolfo in primis. Per questo motivo, vega®greeN è indicato per le lampade HPS, mentre vega®greenLED si presta meglio alle lampade a Led che, necessitando di apparecchi chiusi, sono meno sensibili agli agenti esterni.

 

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